Sono pratiche tradizionalmente attribuite al tempo del Faraone Akhenaton, il quale, durante tutto il suo regno, esortò i cittadini a sviluppare tutte le forme d’arte, in particolare quella della medicina e della guarigione. Parte di questa conoscenza si sviluppò successivamente anche in Palestina presso la comunità ebraica degli Esseni.
Queste antiche arti consistono oggi in terapie energetiche che permettono di guidare l’individuo verso l’equilibrio psicofisico e spirituale. Agiscono in profondità favorendo il miglioramento armonico dei differenti corpi energetici dell’essere prendendo in considerazione non solo il corpo vitale o eterico, ma anche tutti gli altri corpi sottili (emozionale e mentale).
Per risalire alla reale natura del blocco e disinnescarlo, al fine di reintrodurre armonia nei diversi piani, il terapeuta esercita delle pressioni ai sottochakra secondari, per mezzo di massaggi a lemniscate, per metterli in risonanza e risvegliare le correnti di vita che scorrono nelle nadi, o canali di energia. Olii essenziali e spagirici, uso del silenzio, della voce, del suono, del soffio, lettura dell’aura sono alcuni degli innumerevoli strumenti utilizzati in questi trattamenti.