Noi sopravviviamo di ciò che riceviamo ma viviamo di ciò che doniamo!
Ringraziare, desiderare il Massimo Bene ed amare tutte le persone che ti circondano perché “loro sono te”!
Non si tratta di buonismo, ma di una delle Leggi Universali più importanti che è quella di Causa ed Effetto: tutto ciò che fai alle persone che ti circondano lo farai a te e quest’azione, parola o pensiero, ti ritornerà esattamente come tu l’hai manifestata.
Stare nel cuore, infatti, non significa non vedere le incongruenze e le difficoltà delle persone che ci circondano ed a causa di questo farci sottomettere, invadere, possedere, violentare! Stare nel cuore significa semplicemente trovare il nostro naturale – a livello spirituale – stato di equilibrio. Principalmente, a livello energetico, tra i Chakra inferiori e quelli superiori.
Infatti, non a caso, il Cuore sta esattamente al centro tra questi due nostri aspetti, quello della coscienza inferiore, legata alla nostra Personalità e alle nostre Paure, Emozioni e Desideri e quello della coscienza superiore connessa con l’Apertura all’ascolto e la Comunicazione profonda, con l’Intuizione e la chiarezza di Visione e con la Connessione Totale con l’Uno.
Quindi stare nel Cuore ha a che fare semplicemente con “l’essere profondamente ciò che si è, nella semplicità”.
Ha a che fare con il Rispetto per le difficoltà degli altri e della loro personale storia di vita. Non sappiamo da dove vengono e quanto hanno sofferto. Quindi al rispetto uniamo la Compassione per la loro Sofferenza. Quando noi riusciamo ad amare le persone che ci circondano con equilibrio, e contemporaneamente, riusciamo ad amare noi stessi rispettandoci, valorizzandoci e onorando il percorso della nostra Anima, attiviamo la nostra connessione tra la parte fisica e mentale e quella animica. Accade anche un cambiamento neurobiologico nel cervello.
Ma il Risveglio di Coscienza porta anche alla consapevolezza che non esiste l’Amore Incondizionato tout court, come lo abbiamo romanticamente sempre immaginato, nella nostra dimensione che ci porta a vivere nella condizione materica dominata dagli impulsi di “adesione e rifiuto” necessari per la nostra umana sopravvivenza attraverso la nostra individualizzazione. Tutto qui è interscambio e per essere funzionale è necessario che tenda il più possibile all’equilibrio tra il “dare” e l’“avere” come il funzionamento nel Macrocosmo dell’Universo ci insegna. Esso è in continuo movimento di Espansione e Contrazione ed all’interno di questo processo peculiarmente evolutivo tutto avviene per il nostro Massimo Bene in profonda connessione con il nostro Microcosmo, ovvero la nostra interiorità.
“Diamo all’Ego ciò che è dell’Ego!” quindi, ciò che probabilmente non ha avuto in passato, affinché si fortifichi davvero e si metta al servizio delle parti più evolute di noi con Forza, Prorompenza e Determinazione! Così facendo si opererà quella trasformazione alchemica “del piombo in oro” e queste parti della nostra Personalità si libereranno da carichi emotivi gravosi che ne impedivano l’integrazione nella coscienza più evoluta, ovvero di ciò che siamo davvero. Il risveglio dei Chakra, di tutti i Chakra indistintamente – quello che chiameremmo attivazione del Corpo di Luce – consiste semplicemente nel divenire sé stessi, liberi e non schiacciati dai nostri traumi e dalle nostre conseguenti maschere.
Infine, comprenderemo che non c’è nulla da trasformare perché la nostra Personalità non è vera, non esiste nella realtà come non esiste la paura! Essa è semplicemente una creazione della nostra mente per permetterci di sopravvivere e di crescere quando la riusciremo a vedere esclusivamente per quello che è: un costrutto della nostra mente finita! In definitiva sarà chiaro per noi che si è sempre trattato di “togliere”, “ripulire”, mai “mettere” o “aggiungere” nulla!
Se da una parte la terapia incentrata sulla costruzione (e poi l’abbattimento) dell’Ego risulta essenziale per l’equilibrio psichico della persona, essa non è il vero percorso per la Saggezza e la Conoscenza di sé in quanto Essere Trascendente o Scintilla divina che dir si voglia. È il secondo percorso, quello che ci pone al servizio del trascendente – percorso avulso completamente, per chi ci riesce, dalle religioni che servono ma soltanto all’inizio del cammino! – che ci fa fare il vero balzo di coscienza e ci pone nella condizione di accedere alla vera Saggezza. Non è quindi la repressione dell’Ego tout court la strada che porta all’Evoluzione ed all’Indipendenza Spirituale quanto la Trasformazione dell’Energia che da essa sprigiona (non dimentichiamo che l’Ego è paragonabile al nostro bambino interiore carente e sofferente che si manifesta attraverso il nostro Io personale difensivo) e porlo a favore dell’Essenza nel percorso verso l’Unità.
Cosa fa la vera differenza? La consapevolezza che tendere a qualcosa di – apparentemente – irraggiungibile quale ad incarnare in tutto e per tutto la Coscienza Superiore, con il corpo fisico completamente trasfigurato dalla Luce e nell’Amore, accedere ad un piano di esistenza “altro”, totalmente nuovo per la consapevolezza dell’essere umano assoggettato ai bisogni del circuito inferiore della sua coscienza, e poter finalmente servire l’UNO da una posizione più evoluta – non migliore, perché ogni condizione ha le sue peculiarità, i suoi bisogni e le sue ragioni di essere – funzionale e propedeutica, allo stesso tempo per ritornare definitivamente a Dio.
Quindi aspirate al massimo al quale un essere umano può aspirare, coscienti che il cammino è infinito e nulla mai si raggiunge se non a livello di coscienza -ma questo non possiamo esperirlo appieno attraverso la semplice esperienza nel nostro piano di esistenza – riconnettendosi alla Sorgente essendoLa!
Per realizzare questo bisogna fare della propria vita sulla Terra un’esperienza di Servizio veramente disinteressato cercando quanto più possibile di fondersi con l’altro e con il TUTTO, in ogni bisogno che l’altro ed il Bene Supremo ci chiedono – paradossalmente anche quelli che non comprendiamo con la nostra piccolissima mente umana – affinché le informazioni più necessarie possano fluire da noi assieme all’Amore, alla Compassione ed alla Gratitudine per averci permesso questo Servizio. Quindi, sentire dentro di sé la Grandezza del divino che, attraverso la nostra più completa disponibilità e la nostra continua preghiera affinché possa Esso/Essa agire attraverso di noi, emana uno stato di Coscienza di Unità, Trasformazione ed Evoluzione tendendo inesorabilmente verso la Luce, la Verità e la Vita e che tutto questo non è esaltazione narcisistica, non è schizofrenia, non è follia: rappresenta invece l’accesso finalmente ad una Coscienza Superiore che ci è stata negata – da noi stessi! – per paura atavica, obbedienza a programmi inconsci antichi, pensieri limitanti e programmi opprimenti e fuorvianti, e dagli “altri da noi” – che non sono altro che noi stessi! – per lo stesso motivo ovvero la Paura di “perdere qualcosa”: potere, privilegi, agiatezza, piaceri relativi a questo aspetto tridimensionale dell’esistenza in cui siamo immersi.
Allora, ogni giorno, ogni istante, sentire in noi “chi è che desidera questo”!
Rimanendo in profondo contatto con noi stessi, nella Vera Presenza, e cercando di percepire in noi quale desiderio finalizzato all’esibizionismo, alla competizione, all’avidità, alla prevaricazione, all’orgoglio ed all’egoismo ci spinge all’azione e quale invece è propedeutico all’espansione infinita della propria coscienza, al benessere estremo di ogni più piccola cellula del nostro corpo attraverso – e perché no? – i piaceri equilibrati della carne, altrimenti, perché ci siamo incarnati?
Quale è finalizzato alla “materializzazione dello Spirito” nel nostro corpo fisico tutto ed alla discesa della propria Anima in ogni centro energetico?
Quale è finalizzato, infine, all’esperienza estatica ogni qualvolta si permette la discesa in noi dello Spirito e l’abbandono totale ad Esso – quindi alla “spiritualizzazione della materia” -, al dono di sé stessi per il massimo Bene Supremo, all’espansione infinita del Centro Energetico del nostro Cuore affinché emani Amore Trasmutativo ovunque, ma soltanto quando il benessere dell’altro da me, di nostro fratello o sorella, coincide esattamente con il mio?
Questo è uno dei compiti più ardui relativi al nostro Risveglio di Coscienza ma “il gioco vale sicuramente la candela”!

Opera di etreart.com
