Quando diamo ascolto al nostro Cuore ovvero siamo “aperti all’ascolto dell’altro, generosi, disponibili, e accoglienti” si vive nella Pace; al contrario, quando è il Cervello che vuole dettare legge mentre il Cuore, che sa bene cosa fare, ha altre esigenze, ecco che si crea una discordanza e si vive nel caos dato da ciò che viene definita “incoerenza cardiaca”.
È come frenare accelerando allo stesso tempo, mentre si guida la “macchina umana”. Questo porta a numerose problematiche di salute da ogni punto di vista. Sia fisicamente che psichicamente ne subiamo le funeste conseguenze che vanno dalla stanchezza cronica ai problemi cardiovascolari ed a tutti i disturbi legati ad una insufficienza del sistema immunitario, fino a depressione, perdita di memoria, deficit dell’attenzione e percezione alterata della realtà.
- Da questo stato deficitario si può uscire!
Ascoltando il proprio Cuore ci si può immettere in uno stato di coerenza energetica, psichica e quindi fisica (cardiaca) creata dalla nostra Intenzione ma soltanto nel caso in cui abbandoniamo consapevolmente quello stato di sopravvivenza e ci lasciamo guidare dal flusso energetico del Cuore che già sa perfettamente qual è la corsia preferenziale per il vero benessere a tutti livelli. Quello stato caotico di sopravvivenza da trascendere si fonda principalmente sulla Paura. La Paura enfatizza il funzionamento dei meccanismi difensivi del sé inferiore (i tre centri energetici che operano al di sotto del nostro centro operativo che è il Cuore e che obbediscono alla cosiddetta Legge delle 3P – Paura, Piacere e Potere) e li costringe ad un super lavoro tale da attivare la produzione di quelle sostanze dannose per il nostro organismo e che sposta il focus della nostra attenzione ed intenzione. Da qui nascono quegli stati d’ansia o di panico che fondamentalmente derivano dalla Paura, in primo luogo della morte e secondariamente del futuro, entrambi legati quindi alla condizione di sopravvivenza che viviamo.
- “L’Energia va dove va la nostra attenzione!”
Soltanto se la nostra attenzione è diretta al nostro Cuore si stabilirà quello stato di coerenza cardiaca che permetterà quel salto quantico da un meccanismo basato sulla carenza, sulla difficoltà e sulla sofferenza ad uno incentrato sull’abbondanza, sulla fluidità e sulla gioia grazie ad una vera e profonda connessione dei tre centri superiori con i tre centri inferiori proprio attraverso quello che è diventato adesso il vero direttore d’orchestra! Se invece si dà ascolto alla nostra amigdala si vive in un mondo fondato sulla totale separazione, nel quale non esiste cooperazione, vige la legge del più forte ed il bisogno preponderante è quello della sopravvivenza perché è essa che si ritiene fondamentalmente più a rischio. È come se fossimo tornati a vivere nella foresta a contatto con gli animali feroci da cui ci dobbiamo difendere e che dobbiamo uccidere per sopravvivere! Assecondando il nostro Cuore il quale, prendendo la gestione di tutto, utilizza i circuiti inferiori della Coscienza a vantaggio di quelli superiori contemplando una esistenza nel Rispetto, nella Compassione, nell’Amore e nel Servizio, si potrà vivere una Vita anche nella Gioia, nella Libertà e nell’Abbondanza.
È con il formarsi della corteccia cerebrale che si è cominciato a cambiare il comportamento umano che ha portato poi a quello che si sta profilando in questa epoca: l’espansione della coscienza che riesce a considerare possibile e reale la Coscienza del Cuore. È come se utilizzando la coscienza del Cuore si potesse accedere automaticamente ad un meccanismo che funziona su leggi quantistiche mentre utilizzando ancora quello della corteccia si dovessero ancora seguire i procedimenti analogici ormai obsoleti. Creare “dalla personalità” ha senso, ma soltanto per coloro che ancora lavorano ad un livello inferiore di coscienza. Funziona ugualmente ma il procedimento si basa su concetti completamente diversi con risultati anch’essi nettamente diversi. È come se nel primo caso fossero necessari anni di fatiche fisiche dovute ai lavori inconsapevoli estremamente logoranti dove è il nostro Io difensivo, l’Ego, che detta legge continuamente per la soddisfazione dei tre centri inferiori. L’Ego ci farà ottenere esattamente ciò che è in linea con le sue esigenze, e sarà quello che più si confà al nostro pensiero, ai nostri sentimenti, a ciò che crediamo di meritarci o di non meritarci! Invece, nella seconda modalità, si può semplicemente creare con il solo utilizzo del pensiero creativo, “magicamente”, facendo apparire le situazioni più adeguate alle nostre vibrazioni di frequenza. Si manifesterà la realtà attraverso la consapevolezza dei tre centri superiori con risultati creati da frequenze vibrazionali decisamente più elevate e che attingono da un piano di esistenza “altro”! Quando la direzione è davvero affidata al Cuore si assiste in tempi record a ciò che i Maestri ed i Grandi Iniziati definiscono da sempre la Fioritura del Cuore.
Esiste una Via, una sorta di percorso specifico fondato su alcune tappe, diverse condizioni necessarie da consapevolizzare e vivere pienamente prima di poter giungere alla cosiddetta Fioritura del Cuore ed esiste anche un preciso iter da seguire affinché si possa accedere, di volta in volta all’esperienza successiva. Questa “Via” si potrà perseguire soltanto, però, dopo aver ripulito, per così dire, la nostra mente dalle principali credenze e convinzioni limitanti, dai programmi e dalle memorie congelanti presenti in ognuno di noi sotto forma di resistenze psichiche. Queste resistenze sono per la maggior parte inconsce ovvero sconosciute alla nostra coscienza. Ecco perché per poter accedere alla “Via” è necessario seguire un programma di base che permette una consapevolezza di queste resistenze più profonde e più nascoste.
Ciò che fa davvero la differenza tra l’essere “risvegliati” ed il non esserlo riguarda fondamentalmente il Cuore: se si agisce con il Cuore oppure no. Si può fare una cosa con la testa, con la mente, non c’è nulla di sbagliato in questo ed è assolutamente comprensibile perché siamo incarnati e la nostra mente è ciò che ci permette di vivere – e sopravvivere – nel corpo fisico che abitiamo. Ma in questo caso non si tratta di Amore, di Grazia, di Coscienza Superiore. L’importante è essere coscienti di come si sta agendo, di “quale padrone si sta servendo”. Se si è coscienti di questo, anche una cosa realizzata con la mente può diventare una cosa “Sacra”. Questo perché alla base di ogni cosa realizzata con la mente è presente sempre, anche se in minima parte, il Cuore, altrimenti non esisterebbe alcuna spinta a realizzare quella data cosa, a mettere la “Creazione” in ciò che si fa. Di sicuro il Cuore è nascosto sotto molta mente ma piano piano, aiutandolo a fiorire, la mente si farà sempre più da parte e ritornerà al posto che più le compete, accanto al Cuore come sua “dipendente”, qualcuno al suo servizio, che lavora per lui – ed insieme a lui! – incessantemente per il loro Massimo Bene comune. Ma quando la mente non sa affatto che essa stia lavorando per il Cuore e pensa che sia esclusivamente per sé stessa che si stia dando tanto da fare in modo tale da raggiungere più obbiettivi possibili, viviamo nella non-unità, nella Separazione: questo accade quando non si è Risvegliati. Quando si prenderà consapevolezza che la mente è sempre al servizio del Cuore e non sta facendo altro che questo da sempre, si avrà luogo al cosiddetto Risveglio della Coscienza e questa connessione potrà iniziare ad instaurarsi!
Non comportiamoci quindi da risvegliati se non lo siamo! È davvero deleterio per la nostra evoluzione e per la nostra salute a tutti i livelli in quanto così agendo non siamo in linea con ciò che siamo in quel dato momento. Ciò significa vivere la vita di “qualcun altro” e non dimorare nella Presenza!
Cosa si vuole esprimere con queste parole?
La strada per la Fioritura del Cuore, il cosiddetto “Risveglio della Coscienza”, l’attivazione del famoso Corpo di Luce, non consiste in altro che “Essere ciò che si E’”, “arrendersi” e “stare con quello che c’è”, andando oltre le nostre limitazioni imposte dalla nostra Personalità. Quando non ci facciamo fuorviare ed opprimere dalle sovrastrutture del nostro Io difensivo che ancora premono – perché bisognose – per avere attenzioni, giustizia e vendetta oscurando la nostra Vera Essenza che E’ Forza, Radicamento, Equilibrio, Coerenza, Potenza – anche della nostra Energia Vitale e Sessuale, la nostra Kundalini – Volontà, Apertura nel Dare e nel Ricevere, nel Comunicare e nell’Ascoltare, nel Vedere oltre le apparenze e Connessione con il Tutto, quando non blocchiamo e mortifichiamo questa nostra Vera Essenza, inevitabilmente comprendiamo che il nostro Compito più vero e profondo è il Servizio Disinteressato e la “Strada Stretta” si aprirà di fronte a noi! Perseguendola senza alcun dubbio, paure e resistenze ci si accorge che non è affatto “stretta” come si poteva immaginare inizialmente ma è invece scevra di elementi di disturbo che non facevano altro che assorbire attenzione, energia e potenza!
E non ha niente a che vedere con i dogmi religiosi che limitano più di quanto confortano. Non è subendo, mortificando il proprio Io e rimanendo nella sofferenza per espiare fantomatici “peccati” che attiviamo il Quarto Chakra bensì nell’amare sé stessi e porre tutte le nostre forze egoiche ben definite al servizio dell’Essenza, vivendole e spiritualizzandole attraverso un completo Risveglio di Coscienza. Ogni parte di noi preme per essere riconosciuta, accettata ed integrata nel sistema psico-fisico-energetico-spirituale che noi siamo, riportandola al nostro vissuto corporeo, sentendola – non semplicemente pensandola! – nel Qui ed Ora.
Non è certo staccandoci dal Corpo che permettiamo ed agevoliamo la nostra evoluzione a qualsiasi livello.

Opera di etreart.com
