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“L’amore infinito è ciò che siamo realmente e che ci rifiutiamo di essere. Questo rifiuto è la nostra tensione più profonda.”

Manuale del Sesso Illuminato

DEIDA

Sfatiamo un mito: non esiste “troppo amore”!

L’Amore È Amore ed È – se vogliamo ridurlo ad una definizione – un concetto assoluto non relativo! Casomai tutte le forme-pensiero che si avvinghiano a questo concetto e che di esso si nutrono come parassiti, esistono nelle limitazioni legate al possesso, al vincolo, al condizionamento ed alla carenza. E quindi alla separazione ed all’Ego.

Ma l’Ego non ha nulla a che vedere con l’Amore. L’Amore è Unione, è Connessione, è Accettazione, è Apertura. L’Ego separa, controlla, giudica, rifiuta. E chiude!

Quando noi apriamo il nostro Cuore ci stacchiamo dal rimuginare continuo della nostra mente che è fondamentalmente Paura e che fonda la relazione con l’altro da noi sul “no”. L’Amore si batte per il “sì” e grazie a questo permette quell’interscambio di informazioni che promuove la Vita.

Tutto ciò che noi facciamo nella nostra esistenza è fondamentalmente una richiesta di Amore! Spesso richiesta di essere amati, nutriti, ascoltati, accettati, riscaldati ma talvolta anche di dare questo Amore agli altri in tutte le forme possibili!

Tutto si condensa in questo.

E nell’opposto – il rifiuto di abbandonarsi a quest’Amore – a causa di tutti quei condizionamenti che costituiscono il nostro “sabotatore” interiore.

Se riuscissimo ad andare oltre questo impulso di “adesione-rifiuto” riusciremmo davvero a vedere il Mondo per quello che È.

È tutto molto semplice!

Dio, il Divino, l’Energia Creatrice Cosmica È TUTTO CIO’ CHE È ed È ovunque.

“Dentro” e “fuori” di noi anche se scopriremo che non esiste né un “dentro” né un “fuori”.

Quando noi permettiamo ad Essa-Esso di permearci completamente saremo risvegliati dal nostro sonno e vivremo questa elevazione ed emaneremo questa vibrazione.

In ognuno di noi, in potenziale, c’è costantemente la Scintilla Divina che ci rende naturalmente simili a Dio. Ma è nascosta a noi ad agli altri sotto un cumulo di sovrastrutture infinito che abbiamo il compito di rimuovere.

Dipende tutto da noi!!!

È molto semplice ma questo non significa affatto che sia facile! ANZI!!

Cosa ci limita nell’accettare, interpretare, seguire, vivere ed emanare questa FREQUENZA – con i limiti, ovviamente, del nostro corpo fisico – questa ENERGIA INFORMATA che ci può condurre allo Stato più elevato di Coscienza?

Fondamentalmente la nostra identificazione con il mondo materiale, tridimensionale, la nostra personalità e tutti i suoi pensieri, bisogni e desideri, con tutto ciò che questo comporta; e questo dipende dalla nostra Consapevolezza. Ecco perché lo Sforzo della Resa è soltanto in termini di Consapevolezza, non di “cambiare ciò che si è”. Nessuno cambia ciò che egli è ma cambia semplicemente in termini di Coscienza che è in definitiva Tutto ciò che esiste in Verità. E quando sai ciò che sei, nel Qui ed Ora, tutto cambia di conseguenza!

È il Vero Risveglio! Saremo portati a vedere tutto in maniera diversa, come non lo abbiamo mai fatto prima, da un nuovo stato di Coscienza e le Resistenze non avranno più quella valenza assoluta come la aveva precedentemente e ci si permette una interazione che prima era impossibile! Adesso si è felici, avvolti dalla Gioia, dal Benessere e dalla Beatitudine ma cos’è cambiato in Verità??

Con il Risveglio di Coscienza l’Anima influenza sempre più la Personalità finché le due entità si compenetrano e si integrano a vicenda.

Quando avviene l’espansione del Centro Energetico del Cuore non si pensa più a sé stessi ma si dona sé stessi agli altri affinché la sofferenza sia placata attraverso la nostra Presenza. Più si sta nella mente meno si dimora nel Cuore. Meno si sta nella mente più si sente la sofferenza altrui e si fa esperienza a livello profondo di quanto e come gli altri vivono la loro sofferenza. In questo modo li si può davvero aiutare, confortare, includere e trasformare la loro sofferenza. Stare nella Presenza significa essere consapevole di ciò che si vive istante per istante e farne esperienza.

L’esperienza è ciò che ci portiamo con noi di vita in vita, di incarnazione in incarnazione. Non portiamo con noi la nostra cultura, i nostri studi, i nostri pensieri ed il lavorio della nostra mente, no! Portiamo con noi l’esperienza “sulla nostra pelle” nel momento in cui ne riusciamo davvero ad essere consapevoli. Soltanto in questo modo ciò che viviamo “entra in noi” e non avremo più necessità di rifare l’esperienza: l’abbiamo integrata perfettamente nella nostra coscienza!

L’Anima apprende attraverso l’esperienza non attraversi i concetti filosofici; apprende attraverso la Presenza che è del Cuore non attraverso le definizioni e la cultura che sono esclusivamente della mente. Apprende attraverso l’espansione della Coscienza, La sua Consapevolezza, non attraverso le forme-pensiero inculcateci attraverso ogni sorta di “insegnamento” ed adesso impressi nella memoria della nostra mente.

I desideri dell’Anima sono fondati sull’Unità e spesso, affinché si giunga a questo attraverso la cosiddetta integrazione degli opposti, Essa accetta di vivere in apparente conflittualità proprio per poterla così esperire completamente.

Come? Inizialmente grazie ai nostri pensieri. Ed è comunque solo il primo stadio.

È stato sempre detto, quindi: quello che pensiamo, siamo!

Quando noi pensiamo, emettiamo vibrazioni energetiche informate, composte quindi di una sostanza eterea, sottile; ciò che non sappiamo e che queste vibrazioni sono di fatto reali come quelle con le quali si manifestano altri fenomeni che noi consideriamo fisici.

Siamo infatti noi stessi che manifestiamo il mondo che ci circonda attraverso l’emanazione della nostra Energia Informata del nostro Microcosmo!

Quindi i pensieri d’Amore attraggono l’Amore degli altri, situazioni e persone in sintonia con i nostri pensieri, come pensieri di rabbia o di sofferenza attraggono l’equivalente Energia Informata che ci circonda. Attenzione però, perché, per come è strutturato il nostro sistema psichico, l’immaginazione sottomette la volontà e di questa immaginazione, il più delle volte, ne siamo succubi!

Cosa si può fare, dunque? Non lasciarsi più condizionare dalla nostra Immaginazione, dalle nostre Paure e dai nostri Programmi – sconosciuti alla nostra coscienza, ma che esistono – che la dirigono e ribaltare il meccanismo di controllo: non è più la nostra suggestione proveniente dai nostri programmi limitanti a dirigerci, bensì siamo noi – con la nostra auto suggestione cosciente – a controllare la nostra immaginazione!

Ricordando che l’attaccamento agli “oggetti”, alle cose, alle persone tramite la loro percezione è la condizione di “miseria” che l’essere umano vive!

Gli “oggetti” sono soltanto creazioni mentali e quando si realizzerà che il mondo oggettivo è nella coscienza soggettiva si comprenderà che il Sé è la sola realtà/Verità che permea l’Universo.

Sii consapevole di chi veramente sta compiendo il lavoro e identificati con quella Forza, il . La cosa principale è far sì che la mente non si volga all’esterno bensì all’interno. La solitudine è ovunque. L’essere umano è sempre solitario – nella sua non-esistenza – quando la scopre all’interno esso non è più individuo – che non esiste – ma diventa il . La solitudine è quindi nella mente dell’uomo: è una sua funzione. Un uomo attaccato ai desideri non può ottenere la solitudine ovunque egli sia mentre un uomo distaccato è sempre in solitudine.

Il Piacere ed il Dolore sono soltanto aspetti della mente. La nostra essenziale natura è Felicità. Bisogna ricordare bene che il corpo e la mente non sono il . Nella meditazione il fattore principale è mantenere la mente attiva nella sua stessa occupazione senza indurre in pressioni esterne o pensare ad altre questioni. Per fare questo bisogna concentrarsi su un solo unico ed esclusivo pensiero. Se prevale un unico pensiero, tutti gli altri pensieri vengono scoraggiati ed alla fine sradicati. Questo perché il corpo non può sopravvivere senza la mente; quindi, essa va semplicemente bypassata utilizzandola al servizio di una “Mente Superiore” ovvero della Non-mente.

Il pensiero sul quale porre la nostra attenzione può essere il nostro Cuore – il centro energetico (Chakra) ovviamente e non quello fisico – e la nostra capacità di provare Compassione. Il risultato finale della pratica di qualunque tipo di meditazione è che l’oggetto su cui il cercatore fissa la mente cessa di esistere come distinto e separato dal soggetto. Il soggetto e l’oggetto diventano l’unico Sé e quello è il Cuore.

Non pensare di agire, agisci!

È a questo punto che non ci si affida più al pensiero, che è della mente, bensì al sentire, che è soltanto del Cuore, della parte evoluta di noi, libera da qualsiasi sovrastruttura. E non ha niente a che vedere con i dogmi religiosi che limitano più di quanto confortano. Non è subendo, mortificando la propria Personalità e rimanendo nella sofferenza per espiare fantomatici peccati che attiviamo il Quarto Chakra – Anahata, il Chakra del Cuore – bensì nell’amare se stessi e porre tutte le nostre forze egoiche – ben definite – al servizio dell’Essenza, vivendole e spiritualizzandole attraverso un Vero Risveglio di Coscienza. Se non abbiamo strutturato un Guerriero forte e coraggioso, a chi chiediamo di “combattere in prima linea a favore delle nostra Essenza”?

Quindi, ripuliamo i nostri Chakra della Personalità, rinforziamoli e mettiamoli al servizio dei tre Superiori, passando dal Cuore che armonizza tutto.

Noi sopravviviamo di ciò che riceviamo ma viviamo di ciò che doniamo!

Infatti, sappiamo che nella nostra dimensione che ci porta a vivere nella condizione materica dominata dall’impulso di adesione-rifiuto necessari sia per la nostra umana sopravvivenza che per la nostra crescita attraverso l’individualizzazione, l’Amore Incondizionato tout court non esiste in quanto tutto è interscambio e per essere funzionale è necessario che tenda il più possibile all’equilibrio tra il dare e l’avere.

Diamo all’Ego quel che è dell’Ego, affinché si fortifichi davvero e si metta al servizio delle parti più evolute di noi. Il Risveglio dei Chakra – di tutti i chakra indistintamente! – quello che chiameremmo “attivazione del Corpo di Luce” consiste semplicemente nel divenire sé stessi e non schiacciati dai nostri traumi e dalle nostre maschere compensative. Così facendo si opererà quella “trasformazione alchemica del piombo in oro” e queste parti della nostra Personalità si libereranno da carichi emotivi gravosi che ne impediscono l’integrazione nella Coscienza più evoluta, ovvero ciò che siamo davvero.

Infine, comprenderemo che non c’è nulla da trasformare perché la nostra Personalità non è vera, non esiste nella Realtà così come non esiste la Paura. È semplicemente una creazione della nostra mente per permetterci di sopravvivere e di crescere quando la riusciremo a vedere esclusivamente per quello che è: un costrutto della nostra mente finita. In definitiva sarà chiaro per noi che si è sempre trattato di “togliere”, “ripulire”.

“L’amore può essere attirato solo dall’amore e da questo ricompensato.”

Wayne Dayer “Il potere dell’intenzione” pag 244

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