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Il GONG è uno strumento tra quelli più importanti usati per guarire – ovvero ristabilire quell’equilibrio perso o compromesso a livello energetico-vibrazionale a causa di tutto ciò che ci può traumatizzare durante il percorso di vita nel nostro corpo fisico – ed è anche uno dei più antichi mai creati dall’uomo. Questo strumento musicale, che fa parte della categoria degli idiofoni (strumento musicale il cui corpo vibrante è costituito dal corpo stesso dello strumento), è generalmente di forma circolare e viene realizzato con una lega di metalli molto specifica, che comprende prevalentemente l’utilizzo di rame e stagno, con l’aggiunta di nichel per i GONG di qualità superiore ed ultimamente anche dell’acciaio (lega di ferro e carbonio).

Più il GONG è di qualità, più vasto è il range di frequenze che esso riproduce, arrivando a comprendere tutte quelle che fanno parte della fascia udibile dall’orecchio umano, ovvero quella che va dai 20 Hz ai 20.000 Hz, e giungere a quella non udibile che comprende gli Infrasuoni – sotto i 20 Hz – e gli Ultrasuoni – oltre i 20.000 Hz -.

Il GONG, nel pieno della sua attività risonante, è un canale per Onde Vibrazionali di Energia. Queste onde energetiche (Suono) man mano che vengono prodotte si propagano sempre più nello spazio circostante, saturandolo e creando una densità crescente nella quale il soggetto viene immerso completamente. Ma queste onde, oltre che uditive, sono anche cinestetiche ovvero vengono percepite fisicamente anche attraverso il corpo e tutti i suoi organi di senso. Usato dagli sciamani migliaia di anni fa conduce i suoi fruitori ad uno stato meditativo di grande leggerezza mentale e calma quasi totale rispetto al frastuono dal quale siamo – specialmente di questi tempi – quasi tutti oppressi. Ma non solo.

Stimolando dalle onde Alfa fino alle onde Theta e Delta – ovvero quelle a metà tra il sonno e la veglia – favorisce il riemergere di vissuti, lo scioglimento di tensioni o blocchi interiori derivati da traumi rimossi o da emozioni cristallizzate e permette il riequilibrio e la loro rimozione dal nostro sistema, diverso per ogni persona, attraverso le Leggi della Risonanza – in virtù delle quali “il simile attrae il simile” quindi si attiva in noi tutto ciò che ci risuona, tralasciando tutto ciò con cui non vibriamo alla stessa frequenza, perché semplicemente non è il momento -.

Sta a noi permettere questo processo di guarigione attraverso la nostra capacità sempre più crescente di lasciarci andare a Ciò che È nel Qui ed Ora.

Non si tratta quindi di una performance musicale o artistica (!) attraverso la quale si può apprezzare la creatività musicale e l’armonia delle melodie create dal Gong Master al fine di godere dei virtuosismi tecnici del suonatore. Mi rifaccio nuovamente ad una frase di Don Conreaux che cita:

“E’ il GONG che suona noi e non il contrario!”

Se è utile, quindi, una consapevolezza tecnica di base di come utilizzare le mallette nei colpi sul GONG e quali sono i punti da colpire sul disco metallico, questa passa in secondo piano non appena si entra in una vera connessione con lo strumento che di fatto è molto più di uno strumento musicale. Quindi la “non aspettativa” assoluta è la chiave – come nel percorso spirituale – del servizio che si arreca al fruitore del Bagno Sonoro, a sé stessi e ultimo ma non ultimo al GONG stesso!

Senza alcuna predeterminazione si “tocca” il GONG con molto Rispetto, Venerazione e Amore verso ciò che esso È e ciò che ci può restituire! È fondamentale semplicemente variare il volume, la velocità e l’intensità dei nostri tocchi per regalare ai fruitori una varietà di stimolazioni sensoriali adeguati a portarli verso diversi stati alterati di coscienza, “luoghi mentali” nei quali la Vera Trasformazione è possibile. Specialmente se abbinato ad una Meditazione iniziale nella quale si fa chiarezza sui propri obiettivi di crescita, di evoluzione e di trasformazione, il Suono del Gong permette di acuire la nostra Consapevolezza e concentrare la nostra Energia sul vero cambiamento che desideriamo – che desidera il nostro Sé Superiore! – per noi stessi. Il Suono del Gong permette questa trasformazione attraverso la “linea di minor resistenza”, ovvero una condizione psicofisica durante la quale si manifestano grandi “aperture” alla Trasformazione, al Cambiamento perché si interviene direttamente sul nostro subconscio, bypassando gran parte di resistenze consce. Inoltre, agendo sull’acqua intracellulare che, come sappiamo, contiene il maggior numero di informazioni emozionali del nostro sistema, viene agevolata enormemente questa integrazione.

Siamo profondamente consapevoli che suonare il GONG è una grande responsabilità, quindi, ed è importante farlo con umiltà e rispetto. Non soltanto perché il GONG è uno Strumento Sacro e va onorato come merita ma anche perché poterlo suonare è un dono che viene fatto a noi stessi, un privilegio nel poter trasmettere quella Energia e quelle Informazioni che andranno a rivoluzionare – nei casi più riusciti – come è stato scritto, l’esistenza di coloro che usufruiscono di queste Vibrazioni.

Infatti, l’ascolto consapevole – con tutti i cinque sensi, sì, ma anche con la nostra percezione interiore – dei suoni prodotti da questo disco composto da una particolare lega di metalli, porta ad uno stato meditativo indotto da una trance con assenza di pensiero conscio o coattivo e leggerezza mentale. Questo effetto trance deriva dalla stimolazione delle onde che vanno dalle Alfa alle Theta e Delta agevolando, talvolta, il riemergere di vissuti dal nostro inconscio che ci permettono una potente integrazione di emozioni sepolte, blocchi dovuti a congelamenti emozionali antichi o permettere visioni o intuizioni di grande liberazione e consapevolezza.

Durante i miei bagni sonori negli ultimi due anni mi sono stati riportati molti vissuti particolari da parte delle persone che ne hanno usufruito. Uscite dal corpo, ritorno nell’utero materno, smaterializzazioni e tanto altro, tanto da farmi comprendere le enormi potenzialità di questo strumento di guarigione. Tra le tante, un’esperienza che ricordo particolarmente mi è stata regalata da un giovane molto sensibile che si è percepito staccato dal tappetino di circa mezzo metro ed attraversato, in maniera parallela al pavimento, in concomitanza a specifici suoni dei GONG, da incredibili e cangianti fasci di luce colorata!

Il Suono del GONG influenza, a vari livelli ed intensità, tutte le nostre abilità cognitive studiate dalle neuroscienze: interazioni multisensoriali, memoria, apprendimento, attenzione, creatività ed emozioni, oltre i classici sistemi uditivi coinvolti ovviamente nella percezione sonora. I suoni acuti – dai 15 MHz ai 20 MHz – ricaricano il cervello al contrario di quelli bassi – dai 30 ai 140 Hz – che invece lavorano maggiormente sulla trasformazione delle patologie dolorose del corpo fisico, ripristinandone l’equilibrio.

È opportuno ricordare che durante un “viaggio sonoro” con il GONG e/o con altri strumenti, ogni singola cellula del corpo viene massaggiata dal Suono riarmonizzandosi con le altre. Anche se il Suono lavora in modo diverso su ogni persona, i benefici possono essere catalogati come i seguenti:

  1. Acutizzazione e discioglimento di dolori fisici antichi;
  2. Liberazione del potenziale creativo dell’individuo e sviluppo del potere animico;
  3. Nuove percezioni, intuizioni, visualizzazioni di vite precedenti, commozione ed euforia;
  4. Stimolazione di condizioni di benessere fisico e psichico con conseguenti stati di gioia intensa o pace profonda fino a stati di grande estasi spirituale.

Ovviamente, come già stato accennato, per effetto delle Leggi Auree della Risonanza, il Suono viene percepito ed apporta gli effetti benefici di “guarigione” o, meglio, di “riarmonizzazione” in relazione ai vissuti di ogni fruitore, alle sue necessità ed alle possibilità di trasformazione energetica in quel dato momento della sua esistenza.

(…) “il Gong e l’essere umano sono macchine viventi che rilasciano potenza cosmica o risonanza olistica. Entrambi sono progettati per riempire lo spazio con vibrazioni di pienezza, sia nel mondo materiale che in quello non materiale.” (…)

da “Don Conreaux – Magnus Opus of the Gong” nella edizione italiana del 2019 con traduzione di F. Belometti

Il GONG, quindi, può essere definito uno strumento “transpersonale” in quanto permette di bypassare completamente il nostro Ego, la nostra Personalità, e connetterci con le esigenze – adesso rivelate – della nostra Anima: in questo può essere considerato una pietra filosofale.

Il GONG ci consente di rimuovere i nostri giudizi permettendo all’Intelligenza Superiore di trasformare lo stato energetico dei nostri corpi sottili e quindi promuovere la cosiddetta “guarigione”. Quando si suona con l’apertura e la semplicità di un bambino, la mente e la personalità vengono bypassate e ciò permette di essere più veri nel Suono che noi creiamo, senza alcuna ricerca della performance. Lasciando andare la mentalità da adulto, dove la performance può essere un elemento da raggiungere, si torna a quella innocenza che permette di essere il canale perfetto dell’Energia Informata della Coscienza Superiore. Più riusciamo a bloccare il giudizio e la razionalizzazione dei nostri pensieri, meno attenzione diamo alla nostra mente che vuole sapere, gestire, controllare il risultato. I bambini non fanno questo!

Quando noi colpiamo il GONG senza alcuna aspettativa, nella massima spontaneità, siamo nella più alta frequenza possibile che è quella del Servizio Disinteressato con Amore verso gli altri, verso l’UNO.

Il GONG ci porta fuori dalla nostra “zona di comfort”, cambiando continuamente armonici, iniziando lentamente e poi aumentando l’intensità quando si sommano i suoni, riproducendo tonalità completamente differenti per poi tornare al silenzio passando da una sorta di caos, ci fa staccare completamente dalla nostra mente che fondamentalmente è Paura-Bisogno di Controllo e che ci vorrebbe sempre all’interno della nostra zona di comfort.

 

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