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Voi mi chiedete: “Come si può conoscere l’Infinito? Io vi rispondo: non con la ragione. Potete conoscere l’infinito solo attraverso una facoltà superiore, entrando in uno stato in cui l’essenza divina viene comunicata.”

PLOTINO

La mente finita, la nostra ragione nutre il desiderio, la ricerca dell’eccitazione attraverso il piacere dei sensi perseguito con brama, voluttà ed impazienza; ciò porta a desiderarne sempre di più e non si sarà mai sazi e soddisfatti! E non soltanto riguardo al piacere fisico derivato dall’ottenere ma anche a quello mentale relativo al diventare: diventare qualcosa di diverso da ciò che siamo.

Non è il Desiderio né il perseguimento equilibrato del Piacere Fisico che ci bloccano nel nostro percorso spirituale bensì l’Attaccamento e la Brama e la loro conseguente ricerca spasmodica.

Esiste un modo per vivere la nostra Vita in modo equilibrato? Semplicemente non identificandoci con i nostri desideri riuscendo quindi ad integrarli nella nostra Personalità ed osservarli dalla nostra Essenza. Per non identificarsi è sufficiente quindi osservarli senza giudicarli e distaccarsene il più possibile, prendendo consapevolezza che “noi non siamo i nostri desideri”. È soltanto la nostra modalità di reagire nella nostra inconsapevolezza della Perfezione della Vita, alle nostre imperfezioni.

Il desiderio ha potere su di noi e ci trascina soltanto se ci attacchiamo, se gli crediamo o se vi reagiamo contro. Massima buddista.

Dopo che per una vita abbiamo fatto di tutto per realizzare i nostri sogni, i nostri progetti, le nostre aspettative attraverso la “materializzazione delle nostre idee”, con enormi sforzi supportati soltanto dalla nostra volontà ferrea inossidabile della nostra Personalità, arriviamo ad un momento nel quale la resa incondizionata prende il sopravvento su tutto il resto!

Grazie alla nostra forza interiore, alla nostra fatica fisica e psichica, all’attivazione dei nostri primi tre Centri Energetici che ci hanno permesso Radicamento e Sostentamento, Equilibrio emotivo ed attivazione della nostra Energia Vitale Creativa ed anche Manifestazione della nostra Forza di Volontà siamo cresciuti forti e belli, attivi e “reattivi”, sicuri di noi, capaci a non farci sopraffare e determinati ad ottenere ciò che desideriamo.

Ma qualcosa in noi si sta iniziando a risvegliare! Comprendiamo – meglio, presentiamoche non siamo noi a realizzare tutto questo nella realtà fenomenica ma è opera di “Qualcosa” di più grande di noi! L’azione fisica diviene secondaria ed è guidata da “altro” da noi, dalla nostra mente umana. È come se iniziassimo a spostarci con un mezzo di locomozione completamente diverso, estremamente più potente di quello utilizzato fino a questo momento e paradossalmente senza bisogno di tutta quella fatica che ci serviva in passato!

Qualcosa ci muove! Prendiamo coscienza allora che non è il nostro operato che crea tutto questo: facciamo parte di un sistema superorganizzato che muove le pedine (noi) per un Bene Superiore che ancora non comprendiamo perfettamente. Allora non c’è più “mio”, non c’è più “tuo”, non c’è “io”, non c’è “tu”; non c’è neanche “io voglio questo” o “io desidero quello”!

C’è soltanto “Io Sono”!

L’immaginazione, la volontà, il fare, il realizzare non hanno più importanza. La vita si svolge dentro di noi senza che un “Io”, egoico e giudicante esista più. Scopriamo che noi siamo la nostra Coscienza quando smettiamo di cercare di essere qualunque “cosa”. Comprendiamo che tutte le teorie, tutte le Scritture alle quali ci attacchiamo servono per placare la mente che è Paura, fornendole qualcosa su cui arrovellarsi! Comprendiamo inoltre che tutte le vie spirituali esistono semplicemente per un motivo: metterci alla prova!

E permettere la nostra Resa!

La Resa – come specificato più volte – non corrisponde ad una accettazione di una sconfitta perché non c’è alcuna lotta, nessuna competizione. E non è una “nostra” Resa: si tratta della Resa del nostro Ego, della nostra Personalità, del nostro Io difensivo!

Nel momento in cui si accetta questa Resa incondizionata, si abbassano quelle difese compensative a causa delle quali sembra che dobbiamo essere sempre in lotta, che dobbiamo condurre sempre una qualche battaglia! Comprendiamo quindi che non è così!! Ci togliamo le fette di prosciutto dagli occhi e iniziamo finalmente a “vedere”!

Se prima chi “ci tagliava la strada” o ci faceva perdere tempo con richieste assurde ci mandava su tutte le furie, adesso non è più così. Chi “vestiva o si atteggiava diversamente da noi” e aveva una Personalità più “eccentrica” ci faceva storcere il naso, adesso questo non succede più. Addirittura, chi creava danni a persone o cose “senza riceverne alcuna utilità” – per molti la definizione più vicina alla stupidità assoluta! – adesso ci provoca semplicemente pena e grande compassione.

Il Mondo che ci circonda ci appare adesso perfetto così com’è, senza “errori”, senza “incongruenze”, senza “squilibri” anche se è esattamente così – folle e squilibrato – che potrebbe sembrare!

“Ognuno è perfetto così come si manifesta: quella è la migliore versione che è riuscito a creare di sé stesso e racchiude il perfetto equilibrio che il suo sistema necessita per sopravvivere.”

Ma la cosa più importante è che nulla di questo me lo fa vedere meno perfetto: io lo vivo come una perfezione della divinità in ogni uomo!

Nella Resa Totale, ciò che ci giunge dall’“esterno” bisogna amarlo ed accoglierlo semplicemente, senza farsi toccare: come se fossimo un essere trasparente.

Tutto ci attraversa e noi accogliamo però, diamo Amore ma non giudichiamo, non rifiutiamo, non ci attacchiamo, non desideriamo trasformare. Accogliamo e rispettiamo. È tutto giusto! Non bisogna mai dimenticare che ognuno di noi può fare esattamente ciò che fa nel momento in cui lo fa: non può fare altro! Quindi perché giudicare? Perché desiderare di cambiare noi o addirittura gli altri?

Questa Perfezione riguarda anche noi stessi! Anche se ai nostri occhi umani, ciechi e giudicanti questo con sembra affatto così, anche noi siamo perfetti così come siamo, come abbiamo avuto il bisogno di crearci! Accettiamoci quindi così come siamo, nella nostra “perfetta imperfezione” perché questo è il migliore risultato che siamo riusciti a raggiungere! E ricordiamo:

Tutto ciò che mi circonda è un ologramma attraverso il quale io proietto me stesso! È il macrocosmo del mio microcosmo.

Se c’è conflitto in me, ci sarà anche nel mondo che mi circonda. Questo conflitto può essere anche un’attesa, un’aspettativa non realizzata – o realizzata per la quale non sono ancora pronto – una carenza profonda, un forte attaccamento, un pesante timore o un grave disappunto. Ciò che è “dentro”, noi lo manifestiamo “fuori” di noi secondo le Leggi di Attrazione e di Causa ed Effetto.

 

Essere in profondo disaccordo con ciò che mi circonda denota uno squilibrio in me. Cercheremo quindi di capire, di arrovellarci, di spiegarci tutto attraverso la nostra mente razionale, ma non servirà a nulla. Soltanto il Sentire dentro di noi ci fornirà l’esperienza adeguata attraverso la quale comprenderemo che non c’è razionalmente niente da capire ma da accettare totalmente e vivere emotivamente all’interno di noi stessi!

È LA RESA!

Arrenditi all’Io Sono che È in te, alla Vita, all’Amore Incondizionato ed alla Luce che sono Sue parti. Arrendersi è l’atto più spiritualmente elevato che puoi fare, eppure più intelligente ed utile per la tua evoluzione e di conseguenza per quella di tutte le persone che ti circondano e dell’intera umanità.

Nella misura in cui ti abbandoni all’Onnipotenza, all’Onniscienza ed all’Onnipresenza della Coscienza Superiore, tu, da essere umano caduco e mortale diventi Uno con Dio, ritorni quel IO-SONO-DIO che sei sempre stato! Ma questo può avvenire solo e soltanto in un modo: tramite la Resa Incondizionata cosciente – a livello della tua mente – e consapevole – a livello della tua Anima – con completa dedizione verso la Coscienza Superiore, l’Intelligenza Suprema, l’Energia Vitale Universale che da adesso in poi si manifesterà mediante la trasmissione, tramite il tuo corpo, e la tua presenza, di Luce, di Informazione di guarigione e di Amore, di Compassione e di Benedizione.

Questo provocherà una tranquillità tale che permetterà di iniziare a vivere ciò che è nel nostro profondo, che è più vero e necessario! Le “scritture” avranno davvero senso solo quando si potrà andare oltre quelle scritture stesse!

Esse sono come un Koan: una volta trasceso, giunge la Verità, l’Illuminazione.

Il sapere, la teoria e le tecniche non sono altro che la parte iniziale del processo. Sarà soltanto quando si abbandoneranno questi concetti mentali che si vedrà il loro significato che è spesso completamente diverso da ciò che si evince prendendole alla lettera e dalle relative aspettative.

La Resa ci catapulta immediatamente nell’Ignoto. Dove non vige più lo spazio-tempo e dove tutto può accadere! In questo non-luogo senza richiesta, senza attesa, senza mente, senza tempo, si può vivere l’ascolto di Ciò che È nel Momento Presente. Quella è la Vita Vera! Quella è Connessione con Chi davvero Siamo!

Può esserci soltanto un effettivo collegamento di una frazione di secondo (ma che cos’è il tempo?) E quell’istante di connessione fa giungere a noi l’informazione adeguata che ci permette la perfetta evoluzione che ci serviva in quel dato momento storico! Basta davvero un millisecondo!

Abbandonati quindi completamente al “Tutto è già successo” nella Mente di Dio del Verticale ed affidati al “Sia fatta la Tua volontà” nell’azione che permette la realizzazione nella tridimensionalità della materia, dell’Orizzontale!

Io sono qui per realizzare in materia ciò che è già successo in spirito nell’etere e per fare questo mi arrendo!

Questo è il significato simbolico della Croce.

Questa è la via divina attraverso la quale Dio ci illumina diffondendo Sé stesso in noi, la via del non-tempo del Verticale; l’altra è la via degli uomini, del tempo, del permettere che la volontà divina si manifesti nella materia ed è quella dello Spirito che attraverso l’esperienza fisica e mentale – ma anche trascendente – diventa anche Santo nell’Amore Incondizionato disinteressato verso i suoi simili ed è quindi quella dell’Orizzontale.

 

Opera di Etreart.com

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